Un tetto nuovo e splendente per la nostra Arciconfraternita: finalmente completati i lavori di ricostruzione della copertura dell'edificio in vicolo Sinibaldi
Ce l'abbiamo fatta. Ce l'abbiamo fatta, tutti insieme. L'Arciconfraternita dei Santi Benedetto e Scolastica, con il suo Presidente, i suoi Consiglieri, e tutti i confratelli, membri del nostro antico Sodalizio in questo difficilissimo anno 2020, è riuscita a portare a termine un obiettivo complesso e difficile: ricostruire, in modo totale e completo, il tetto dell'edificio confraternale di Vicolo Sinibaldi, che da tempo necessitava di importantissime opere di manutenzione straordinaria, ormai urgenti e indifferibili.
Un nuovo tetto per la nostra Chiesina. Un'opera significativa, realizzata nel difficile anno della pandemia: reperendo gli ingenti fondi necessari, affidando il complesso appalto a una ditta specializzata in grandi restauri, e organizzando l'esecuzione dell'intera attività coordinando le operazioni di impresa e direzione dei lavori, gestendo i rapporti con la Soprintendenza e il Vicariato di Roma, e sottoponendo contestualmente una domanda di finanziamento a un importante istituto bancario.
Impegno, dedizione e amore per la Casa del Signore: tutto questo, nel nome di San Benedetto e dell'Arciconfraternita dedicata ai Santi gemelli, perché «otiositas inimica est animae», l'ozio è nemico dell'anima, scriveva Benedetto nella "Sancta Regula", ed è proprio «lo zelo buono, che allontana dal peccato e conduce a Dio e alla vita eterna».
Ponteggi, operai, travi e verricelli: ecco lo spettacolo che, per alcuni mesi, si è aperto alla vista in Vicolo Sinibaldi, presso lo storico edificio seicentesco appartenente al nostro illustre Sodalizio.
Si è trattato, per l'Arciconfraternita dei Santi Benedetto e Scolastica, di affrontare finalmente un momento importante e particolarmente critico: la manutenzione straordinaria del tetto dell'immobile che ospita la nostra bella Chiesina. Perché quel tetto antico, benché a prima vista potesse sembrare a posto, aveva in realtà necessità di interventi assai urgenti e ormai non più procrastinabili: al di sotto delle falde, infatti, le vecchie travi e i puntelli aggiunti successivamente nell'arco del tempo non erano più in grado di reggere adeguatamente la copertura dell'immobile, specialmente considerando gli eventi climatici estremi che spesso si sono verificati, e si verificheranno ancora, anche qui a Roma.
Ed ecco, dunque, che tutta l'Arciconfraternita si è mobilitata, affrontando questioni e problemi di grande rilievo: è stato necessario predisporre un progetto architettonico e strutturale, richiedere numerosi permessi e nulla osta a Roma Capitale, alla Soprintendenza e al Genio Civile; e poi, dopo avere redatto un apposito capitolato, selezionare un certo numero di imprese specializzate nel restauro e nella manutenzione straordinaria di immobili storici e soggetti a vincoli culturali, richiederne le rispettive offerte tecnico-economiche, valutarle decidendo a chi assegnare questi delicati lavori, negoziare un contratto, sottoscriverne congiuntamente i termini, e poi, infine, cominciare finalmente a operare, dando inizio alle attività nel corso della prima settimana di settembre dello scorso anno 2020.
Un'impresa non da poco, per la nostra Arciconfraternita: è stato infatti necessario porre a fattor comune le conoscenze e le esperienze di molti confratelli e di tutti i Consiglieri, per dipanare le tante questioni tecniche, economiche, legali e finanziarie che un progetto così impegnativo porta inevitabilmente con sé.
Ma il nostro Sodalizio, con quattro secoli di storia e la mano protettiva di San Benedetto a guidarci attraverso le vie più impervie e in apparenza paurosamente ripide, non poteva che dare il proprio meglio proprio nelle difficoltà: ed è così che la ditta Gentili Srl, piccola ma efficiente impresa dalla grande esperienza, ha circondato l'edificio arciconfraternale di ponteggi, tra Via di Torre Argentina e Vicolo Sinibaldi. E gli operai hanno cominciato a lavorare con alacrità e professionalità.
Ma come è stato possibile smontare l'intero tetto? E, ancora più importante, come lo si è rimontato?
All'inizio, tutti i coppi sono stati rimossi e gli abbaini smontati. Si è arrivati quindi alle travi, che sono state anch'esse smontate e sostituite con travi nuove e resistenti, da 28x28 cm, recuperando anche ciò che è stato possibile, e completando la struttura portante con una piccola orditura di cosiddetti "morali" (o listelli) in legno da 8x8 cm. Poi, sul nuovo tavolato, è stata posata una resistente rete elettrosaldata annegata in una soletta cementizia, che è stata infine ricoperta da una membrana impermeabile, sulla quale sono stati risistemati gli antichi coppi recuperati.
Ed è stato impressionante vedere il verricello issare le nuove travi che sono andate a sostenere le falde del tetto ricostruito: posto in opera, quel legno nuovo e ancora splendente è stato illuminato, seppure in via temporanea, dal caldo sole di Roma, prima di essere ricoperto definitivamente dalle nuove falde.
Ma quanto è costato ricostruire il tetto della Chiesa dei Santi Benedetto e Scolastica e di tutto l'antico edificio arciconfraternale? Si tratta di un intervento che ha avuto un costo assai significativo, ma che purtroppo risultava ormai assolutamente improcrastinabile.
Le opere, assegnate alla ditta Gentili Srl, ammontano a 96.000 Euro oltre IVA, con ulteriori costi successivamente sopravvenuti (trattamento della facciata con la tecnica della velatura, così come imposto dalla Soprintendenza, rimozione di massetto cementizio situato nel tetto e non visibile in fase di sopralluogo, ecc), per circa 25.000 euro aggiuntivi. Considerando inoltre i costi di progettazione architettonica e strutturale, la permessistica per l'ottenimento dei necessari nulla osta, la direzione lavori e la sicurezza, gli oneri totali ammontano a circa 150.000 Euro.
È un importo importante per una piccola Arciconfraternita come la nostra, che è stato coperto in parte con le disponibilità di cassa, ma anche con un prestito finanziario pari a 70.000 Euro che è stato erogato da un primario istituto di credito, Banca Sella, da restituirsi in 5 anni con rate mensili ammontanti a circa 1.300 euro. Inoltre, gli appartamenti di proprietà arciconfraternale presenti nell'edificio saranno a mano a mano posti a reddito, concedendoli in locazione a soggetti privati, in corso di reperimento usufruendo dei servizi di un'agenzia immobiliare specializzata.
Si tratta quindi di un momento estremamente importante e di grandissima criticità per tutto il nostro antico Sodalizio.
La nostra Arciconfraternita, dei Santi Benedetto e Scolastica o anche "dei Nursini a Roma", è nata nel 1615, ha lottato per vivere attraverso i secoli, e ha conosciuto una nuova giovinezza negli anni 1980 sotto la spinta e l'impegno senza risparmio di Mons. Luigi di Giannicola e dei confratelli di allora.
Oggi tocca a noi, confratelli del 2021, affrontare la difficile questione dei lavori effettuati in urgenza sul tetto dell'edificio confraternale: non possiamo essere da meno rispetto a chi ci ha preceduto. Dobbiamo agire dunque tutti insieme, oggi, adesso: perché non si dica, come nella parabola delle dieci vergini, che abbiamo dormito, o che abbiamo sprecato i talenti che ci sono stati affidati.
Saranno dunque benvenute e assai gradite le donazioni ed erogazioni liberali: sia da parte dei confratelli, sia provenienti da contributori esterni, con possibilità di deduzione dai redditi d'impresa.
Per chi volesse aiutare l'Arciconfraternita "dei Nursini a Roma" a sostenere le spese di questo rilevante intervento, è possibile effettuare una donazione sul seguente IBAN (BANCA SELLA):
Arciconfraternita dei Santi Benedetto e Scolastica - IT91P0326803200052445634460
Un ringraziamento a tutti coloro che vorranno dare un sostegno e una mano!
Perché è grazie a chi sostiene l'Arciconfraternita che il bell'edificio seicentesco di Vicolo Sinibaldi è oggi tornato a splendere in tutta la sua meraviglia, con un tetto nuovo e resistente, e una facciata luminosa dal chiaro color delle nuvole, libera ora da tutti quei ponteggi che, per alcuni mesi, ne hanno ricoperto l'antico sembiante.
E sarà proprio grazie all'impegno di tutti che il nostro antico edificio potrà continuare a vivere e a splendere anche in futuro, sostenendo con il necessario vigore l'illustre storia della nostra illustre e venerabile Arciconfraternita dei Santi Benedetto e Scolastica.