San benedetto, scritta Arciconfraternita, Santa Scolastica

La suora benedettina


In nome del santo Patrono d'Europa Benedetto da Norcia, si riscoprono le radici cristiane dell'Europa. La fiaccola benedettina «pro pace» che ardeva davanti alla Cattedra, durante l'udienza generale. di mercoledì 5 luglio, in Piazza San Pietro, è lì a ricordare che nel silenzio, nella preghiera e nella contemplazione, si trova il segreto di quell'unione in Cristo realizzata con lo sforzo comune di tutti i credenti.

La delegazione con la fiaccola, che darà inizio, la prossima settimana, ai festeggiamenti in onore del santo, era guidata dall'Arcivescovo di Spoleto-Norcia, Mons. Rlccardo Fontana, che accompagnava i venti delegati di ritorno dalla Georgia e 200 pellegrini.

La tradizione di accendere una Lampada venne promossa da Papa Paolo VI trentuno anni fa, dopo che, nel 1964, aveva proclamato san Benedetto Patrono principale d'Europa. Avendo visitato, in questi anni, tutte le nazioni che compongono il Continente europeo, quest'anno la fiaccola è stata significativamente accesa dal Patriarca Elia II di Georgia. A questo proposito, l'Arcivescovo Fontana ha consegnato al Santo Padre una preziosa icona della Vergine Maria donata dal Patriarca Elia II.

La fiaccola rappresenta i valori della spiritualità benedettina: fede, ardore e carità, che fecero del santo nursino una colonna portante del rinnovamento monastico in Europa.

Per testimoniare il concreto impegno fraterno per la costruzione di una comunità europea fondata sui valori del cristianesimo, la Caritas di Norcia ha voluto offrire alla Caritas della Georgia tutti i macchinari necessari per una scuola di falegnameria.

In onore del Santo Padre, la città di Norcia ha commissionato al maestro Jacob De Haan il <>. In questa occasione è stato offerto a Benedetto XVI lo spartito dell'opera commissionata.

La fiaccola, accompagnata tra gli altri dai sindaci di Norcia e di Rojate e dall'Abate Cassian Folson, è poi stata accolta nella nostra Chiesa dal Presidente e da vari confratelli appositamente convenuti.

Da L'Osservatore Romano del 6 luglio 2006, articolo a firma Nicola Gori

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